Il quadro dell’artista veneta Raffaela Quaiotti, tra i selezionati internazionali al premio finale.
L’arte e le architetture di Gaudì non hanno bisogno di presentazioni; la Sagrada Famila è ovviamente la punta di diamante dell’eclettico architetto-artista e Barcellona è la sua casa artistica nel mondo.
Ma la novità rappresentata dal premio internazionale d’arti visive, almeno per l’artista Raffaela Quaiotti, è l’essere accomunata ad un simile pilastro mondiale.
“GAB” l’opera forse più complessa e ricca di cromatismi e significati tra le attuali 120 produzioni, è stata scelta per essere pubblicata e vista durante questo evento internazionale a Casa Milà di Barcellona il prossimo 26 ottobre.
La commissione artistica della Fondazione Effetto Arte, organizzatrice del premio, ha infatti deciso di mettere in evidenza l’opera per questo importante evento internazionale, tra molti artisti quotati e di alto profilo.
GAB è stata selezionata tra alcune delle opere candidate dell’artista, che sono state visionate dal curatore del contest e della mostra che seguirà, indicandola come “opera di altissimo valore artistico figurativo e di significato attuale” per la tematica rappresentata dal contest ispirato a Gaudì.
Terminata nell’Aprile 2021, l’opera in formato cm 70 x 50, è stata realizzata in tecnica mista, tempera acrilica e acquerelli su tela.
GAB, ovvero i 3 stati dell’Io che determinano i pensieri, le emozioni e i comportamenti: GAB = Genitore, Adulto, Bambino (ndr Berne, Teoria dell’Analisi Transazionale). L’ opera può essere ricondotta all’ Arte figurativo/narrativa la cui caratteristica consiste in ciò che rappresenta e va oltre la semplice collocazione delle figure nel dipinto. E’ un racconto dal quale emerge l’Io Bambino che fa rifiorire emozioni legate all’infanzia, con ai lati i’Io Genitore normativo/affettivo e l’Adulto analitico e razionale. Il colore potenzia e amplifica il racconto che si sta rappresentando sulla tela.
Qui si evince chiaramente tutta la potenza documentale che fa capo a questa opera, prodotta dall’artista che è stata a contatto con la disabilità in 40 anni di docenza presso la Scuola Media di Lendinara (RO), respirandone ogni giorno le traversie, gioie e dolori, naturalmente presenti in questo lavoro così delicato e ricco di emozioni.
Tematica attualissima e certamente non facile da rappresentare, specialmente in attualità, dove sembra che questi elementi semantici e umani, si perdano tra le corde allentate genitoriali verso figli sempre più sconnessi dalla realtà, protagonisti, maledettamente soli.
Non indifferente il riferimento all’adulto che nell’opera si ferma a guardare in modo razionale, ma emotivo al tempo stesso, in una dicotomia che esplode in una continua alternanza dei ruoli, quasi legata ad un ancestrale desiderio di equilibrio, però mai raggiunto.
Ma una speranza c’è sempre, che affiora dal sapiente uso dei colori e della loro luce intrinseca, creando una magia così potente da essere quasi irraggiungibile, armonica mai improvvisata, illusoria ma definita, ipnotica…l’opera richiede a chi la osserva, un tempo quasi infinito, richiamando se stessa in una specie di vortice stendhaliano.
Le sue opere sono state valutate e certificate da ArtMajeur Parigi; l’artista già nominata Cavaliere della Repubblica ed insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica per i suoi alti compiti nella docenza di allievi con disabilità, è stata chiamata a presenziare l’evento del prossimo 26 ottobre, al contest di Casa Gaudì a Barcellona. Motivo di orgoglio anche per la fashion house dove le sue opere sono utilizzate nella produzione di abbigliamento d'arte di alto profilo, nel progetto che Luca Martini fashion company ha attivato sin dal 2013.
Tutte le opere sono visibili anche nella galleria virtuale sul sito ufficiale www.raffaelapictures.com
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