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Soldati russi disertano. La popolazione ucraina li accoglie.


Forse un segno divino o una vera e propria rivoluzione umana, quello che sta succedendo sempre più spesso ogni giorno in quasi tutte le aree di guerra in Ucraina. Soldati russi? Sono ragazzi, poco più che 18 enni e nella maggior parte dei casi molto impauriti e per niente avvezzi ad uccidere.

Si arrendono davanti alle persone che fermano i loro tank. Scendono e scaricano il carburante per giustificare che non possono più proseguire. Trovano modo di arrendersi alla popolazione, che inerme, si para davanti alle loro macchine da guerra.

Trovano accoglienza e un pasto caldo, un tè e qualche biscotto, ma soprattutto del calore umano, quello che hanno lasciato nelle loro case in Russia, dalle loro mamme, mogli, figli

che sperano di rivedere presto.

Una guerra strana.

Un esercito che rifiuta di porsi contro i fratelli ucraini, fino a ieri, considerati tutti come loro. Nessuna differenza li avrebbe portati a tanta crudeltà ed ora non riescono proprio a stare sulle loro macchine assassine per colpire senza pietà chi non ha alcuna colpa.

Scendono e trovano dei fratelli che chiedono sempre "ma perchè hai fatto questa scelta"...ma loro stessi non hanno risposta..."non lo so...ci hanno detto di venire qui a difendervi...ma arrivati qui ci dicono di sparare...Non ha senso...Non lo faccio!".


Poi piangono e mangiano.

Sono giovani, come i loro fratelli ucraini, sono parte dello stesso cuore, quello delle loro madri, delle loro patrie, sorelle e mogli, figli, che aspettano il loro ritorno per superare e dimenticare questa assurdità folle!

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